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venerdì 25 marzo 2016

Pesca Ultraleggera con Galleggiante Fisso

La tecnica di pesca con canna bolognese offre la possibilità di svariare a seconda delle condizioni di pesca, tra migliaia di montature, preparate con altrettanti tipi di galleggianti, del tipo fisso o scorrevole, standard o all’inglese, etc

Una di queste è sicuramente la mia preferita, e viene praticata utilizzando montature leggere, sia con galleggiante fisso che scorrevole.
Questa tecnica si rivela ottima per quasi tutti gli ambienti di pesca come possono essere i porti, le scogliere artificiali o naturali ma anche da una barca.

Nella mia modesta esperienza vi posso dire che spesso mi è capitato di pescare al fianco di altri pescatori che non avevano toccate con la stessa frequenza con la quale le avvertivo io.
Da questo posso con sicurezza affermare che una montatura leggera si presenta in maniera più naturale alle nostre prede in acqua, e quindi risulta più appetibile, rendendo i pesci meno diffidenti.


Chiaramente una montatura leggera risulta anche meno visibile, e quindi più efficace anche con acque abbastanza chiare rendendo maggiore la probabilità di realizzare una cattura.
Il fatto che si parli di leggero significa usare galleggianti non superiori a 1.5 grammi, di conseguenza monofilo in bobina dello 0.14 con terminali realizzati con dello 0.08 fino ad un massimo di uno 0.12


Galleggianti Fissi






















                                                                                             Vari Tipi di Pallini di Piombo 














     

 Monofili per Terminale
Per quanto riguarda la canna c’è bisogno di canne non troppo rigide, per permettere una buona flessione nel lancio, con anelli del tipo “a ponte alto” per permettere ad un galleggiante cosi leggero di viaggiare lontano.
Qualcuno potrebbe pensare che montature preparate con questi diametri di filo siano inadatte per realizzare catture spettacolari, ma sicuramente potrà ricredersi quando prendera' un bel  sarago

C’è sicuramente bisogno di un po' di fortuna, ma anche saper destreggiarsi con una bestia del genere che punta il mare aperto piegando la canna e facendo uscire del fumo dal mulinello è una grande emozione.

La cosa importante sono i materiali, ricordatevi che qui si dice "il Risparmio non è mai Guadagno", specie quando si parla di monofili per bobina o terminali che possono a seconda della loro qualità farci godere o piangere.
Io ho sempre pensato che la prima è sicuramente meglio della seconda, e penso sicuramente anche voi.

Poi per quanto mi riguarda dove mi è possibile preferisco il galleggiante fisso, lo ritengo più adatto ai tipi di montature che realizzo, lo scorrevole lo uso dove non mi è assolutamente possibile pescare con il fisso, e cioè quando il fondale supera i 6 metri, ovvero la lunghezza della canna bolognese utilizzata.
Infine faccio una precisazione: è certamente un fatto soggettivo pensare se è meglio cosi o cosa'
, in base anche alle esperienze da voi fatte.

Con questo articolo non voglio dire che si pesca solo così sarei matto, ma certamente faccio un invito a tutti i lettori a provare in situazioni di pesca magari già sperimentate un tipo di montatura più leggera di quella che usa di solito e quindi a verificare i risultati con quelli ottenuti in precedenza.

Vediamo la montatura nei minimi particolari

Arriviamo sul posto dove pescare, sondiamo il fondale e regoliamo il nostro galleggiante in modo che l’esca stia ad una decina di centimetri dal fondo.
Poi cominciamo a montare i pallini di piombo per tarare il galleggiante, partendo da sotto il galleggiante fino alla girellina o all’asola a seconda di che metodo vogliamo usare per legare il terminale.
La cosa importante da tener conto è che i pallini che montiamo sulla lenza devono essere messi in modo da distanziarsi mentre si scende dal galleggiante fino alla girellina, come 
evidenzia la foto seguente a sinistra.
 







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